Volume EA Eccellenze 2015

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opera recensita: Alcheringa

critica di:

Paolo Levi: Interpretare non è, in questo caso, sinonimo di trasfigurare ma di rivelare. La pittrice in questo particolare contesto, mostra una suadente e poetica facoltà espressiva. Riesce a esprimere l'immediata sensazione visiva di un albero in inverno, con i rami spogli. La suggestione proviene dall'insieme cromatico, basato su una tavolozza quanto mai impegnativa, dove ogni particolare della tessitura cromatica è ben meditato.

Stefania Bison: La rappresentazione concilia la finalità estetica con quella contenutistica, dall'apparente e antica sacralità. L'Alcheringa viene esaltata dalla talentuosa autrice, grazie al bianco della pianta dalle braccia ramificate e gesticolanti, dal cielo azzurro e da un fondo astratto dalle verdi, rosse e marroni tonalità.

Sandro Serradifalco: L'artista Liana Degan, riesce a dare importanza e personalità al suo albero, al suo protagonista bianco. Una reinterpretazione della natura davvero strabiliante dal punto di vista stilistico: una stilizzazione degna di una grande artista che, senza eccedere nell'uso del colore, scompone per poi ricomporre, un paesaggio che altrimenti sarebbe stato magari, uguale a mille altri. Sembra quasi una vetrata piombata l'opera della Degan, con quei tasselli di colore irregolari, incastonati tra i rami.

Salvatore Russo: L’opera di Liana Degan è la traduzione artistica e pittorica della sua visione delle cose. Il bianco dell'albero contrasta con il resto dei colori impiegati, ma ciò che ne risulta è una composizione equilibrata ed elegante, nello stile, nella forma e anche nella segnica. Un'artista di grande spessore per il panorama artistico attuale.

 


 

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