dedicata a Liana da Francesca Ieranò
LA PITTORA
La pittora
cavalca i colori
rapisce l'occhio
nel mare dei cuori
E ti riveste di
tintinna-cristallo
se solo l'anima
balla il suo ballo
nell'onda chiara
di dolci riflessi
oppure dentro
paurosi abissi
Sol la pittora
che guarda lontano
dentro al suo gioco ti afferra la mano
opere recensite: Astrazioni
critica di Carla d'Aquino Mineo
Le opere, di matrice puramente astratta, giocano con i colori dei soggetti protagonisti e tutto l’input creativo avviene ascoltando le colonne sonore dei film omaggiati.
I paesaggi onirici nell'emozionalità del colore, rivelano una lirica trasfigurazione del mondo visibile, che percorre un'imprevista spazialità, libera ed immediata nel gesto pittorico in un'interpretazione svincolata da forme precostituite, mentre si espande nelle trepide vibrazioni cromatiche, determinando un simbolico travisamento del reale, che si fa memoria dell'immaginario, carica di energia sottesa nell'abbandono all'inconscio in una visionaria e sognante surrealtà per un "nuovo stile d'arte".
opere recensite: Arlecchino
critica di Carla d’Aquino Mineo
Una gestualità libera e disinvolta si accompagna all’onirica geometria nell’intenso cromatismo, che determina nella visione dell’Arlecchino un simbolismo espressivo nel vigore emozionale e nell’interazione, tra geometria e fantasia, reale e fascino dell’irreale, svelando nell’insieme una trama astratta con un straordinario dinamismo visivo nella pulsione espressiva, carica di simbologie che alludono ad un surreale immaginario, dove l’inedita creatività rivela che la storia è oggi.
opere recensite: Heroes (Spiderman, Il Cavaliere Oscuro, Ironman, Wolverine), Tribute to Ridley Scott (1492 Alla conquista del Paradiso, Il Gladiatore, Alien e Prometeus, Blade Runner)
critica di Silvia Rossi
Liana Degan compie una singolare ricerca: usa infatti l’arte pittorica per celebrare quella cinematografica.
Le opere, di matrice puramente astratta, giocano con i colori dei soggetti protagonisti e tutto l’input creativo avviene ascoltando le colonne sonore dei film omaggiati.
opere recensite: Tribute to Tom Hanks (Philadelphia, Il Miglio Verde, Forrest Gump, Angeli e Demoni)
opere recensite: collezione Movies Soundtracks (Australia, Braveheart, Titanic, The Mission)
critica di Anna Soricaro
Ambizioni sopite e voglie di cambiamenti sono alla base di una trattazione della vita quotidiana. Come può un film semplice avere un riferimento alle opere d’arte?
Quando tutto sembra immobile c’è sempre qualcosa che si muove lento e silenzioso; basta leggere la citazione del film, il suo trailer e tutte le recensioni scritte sino ad ora pensando ad una opera d’arte, una qualunque e tutto pare quadrare, calzare perfettamente senza ritocchi o aggiustamenti.
Tutte le tele vuote hanno tante possibilità e tutte godono di poesia, nel film le poesie sono scritte dal protagonista, nelle opere d’arte la poesia sta in ogni tratto che scava nella fermezza dell’immobile, in ogni gesto che emerge dal silenzio che da’ forma al risultato finale ed offre infinite possibilità.
Liana Degan è prima di tutto una ricercatrice artistica che tra indagini e studi approda a mondi sempre diversi, ora indaga il mondo del cinema.
Leggi tutto: Riesco a sentire e Molte Possibilità, Barletta 2017, 2018
"nelle stanze del Tiepolo"
opere recensite: This Is It
critica di Paolo Levi
Il suo talento rende unico un linguaggio espressivo che possiede la preziosa dote della comunicatività.
La creatività è la forza motrice della sua arte che permette di realizzare opere pregevoli, riproducendo le emozioni di una realtà ispiratrice.
opera recensita: Oltre
critica di Mauro Fantinato
L’arte di sconvolgere i sensi
Pur salpando dalle concretezze solide della realtà, Degan approda alle plaghe incerte della trasfigurazione formale del soggetto (elementi naturali e antropomorfi, fotogrammi di film, ricordi e sogni di viaggi), attorno al quale conduce una rilettura astrattiva, tras/figurata, in/formale ed espressionistica. Gli addentellati al reale vengono assorbiti, senza annichilirsi, in un’energica descrizione cromatica.
opera recensita: Points of View
critica di Silvia Arfelli
L’opera di Liana Degan è come tuffarsi in un potente vertice energetico e vitale che è proprio del suo mondo, quello che Liana crea sovrapponendo e cercando di dare una interpretazione artistica pittorica, cromatica e formale ad un sovrapposizione di immagini che il viaggio in qualche modo le ispira.
opera recensita: Points of View
critica di Sandro Gazzola
La riflessione di Degan astrae forme e colori, per presentarsi in apparenza omogenea, per i soli toni dei grigi. In realtà l’opera gioca negli spessori, nelle apparenti rotture, nelle bruciature e nelle cicatrici, capaci di realizzare degli orientamenti luminosi, utili a non perdersi.
L’insieme è intrigante, perché impegna lo spettatore a cercare una soluzione.
Mostra Personale presso Galleria Wikiarte
opere recensite: collezione Movies Soundtracks: Australia, Braveheart, Lezioni di piano, Piccolo Buddha, The Mission, Titanic, Heroes, This Is It
presentazione e critica di Giorgio Grasso
Liana Degan fa una cosa diversa e devo dire interessante e anche, credo di assoluta novità, non mi sembra di averla vista fare da nessuno prima: porta su tela il film che ha visto, soprattutto film legati a una colonna sonora, per cui mette insieme la parte visiva del film con la colonna sonora quindi riesce a portare su tela i due aspetti dell’arte cinematografica, la parte musicale e la parte filmata con una novità interessante perché da un certo punto di vista, come tutta l’arte astratta, non richiedono spesso il titolo.
Leggi tutto: Colors of the emotions through movies soundtracks , Bologna 2015
opera recensita: Fringe Kilauea
critica di Mariarosaria Belgiovine
Le esplosioni cromatiche determinano emulsioni emotive formulate da accostamenti sensitivi. Le sue energie si materializzano sulla tela, con dialoghi narrativi, consapevoli di percepire una creatività emozionale e istintiva.
opera recensita: Alcheringa
critica di:
Paolo Levi: Interpretare non è, in questo caso, sinonimo di trasfigurare ma di rivelare. La pittrice in questo particolare contesto, mostra una suadente e poetica facoltà espressiva. Riesce a esprimere l'immediata sensazione visiva di un albero in inverno, con i rami spogli. La suggestione proviene dall'insieme cromatico, basato su una tavolozza quanto mai impegnativa, dove ogni particolare della tessitura cromatica è ben meditato.
opera recensita: Sentinel Dome
critica di Mariarosaria Belgiovine
Una stimolante visione della natura con la continua ricerca di percezioni tonali, rivalutabili dalle sue approfondite conoscenze.
Emulsioni cromatiche formulano intense e suggestive ambientazioni, con sintesi uniforme e rapidità gestuale.
opera recensita: I nodi dell’anima
critica di Jean Charles Spina
Una caratteristica che accomuna l’opera premiata, è la malinconia del dialogo, filtrata dal suo concetto inconscio e visibilmente emotivo.
Lo sguardo verso il futuro con percorsi difficili, occasioni limitate dai diversi passaggi cromatici, e con intense narrazioni di visibile, offrono l’opportunità di gestire l’opera con emblematica emozione.
1° Biennale D'Arte Città di Cesenatico
opere recensite: Piccolo Buddha, The Mission
critica di Mariarosaria Belgiovine
L'impasto cromatico delle evanescenti formule visive muta la sensibilità della segnica, formulata istintivamente dal suo inconscio.
Una palpitante suggestione di linguaggio che trasfigura ogni percezione, modulando la realtà in sensazioni irreali, e dilatando le cromie nelle interazioni con l'immaginario.
opera recensita: Alcheringa
critica di Silvia Arfelli
Segni e sogni, potrebbe essere l’incipit con cui l’Artista filtra sulla tela il senso atavico della terra, della natura, in cui gli alberi si trasformano in opportunità privilegiate dalle campiture larghe e accese della sua pittura, fatta di gestualità, di superfici in rilievo, di paste cromatiche dagli esiti accattivanti ...
Mostra Personale a Uscita 16
presentazione di Cristina Boaretto
L'artista coglie l'essenza del ricordo per tradurlo artisticamente, con il suo vedere e sentire, in una nuova trasposizione plasmata con superfici in rilievo e colori legati alla terra.
Nei quadri vi è una ricerca di forme e figure che non si evidenziano al primo sguardo ma richiedono un coinvolgimento sensoriale.
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